Portano il nome di Miralda Baseggio e Giancarlo Nascimben i due assi nella manica che il nuovo tecnico biancorosso, Alessandro De Bortoli, sfodererà nel campionato 2014/2015.

La prima, nata a Treviso nel 1974, nel calcio da più di 15 anni, affiancherà il mister direttamente sul campo, aiutando nell’attuazione del programma di attività dell’anno calcistico, e sarà a contatto diretto con le ragazze negli spogliatoi, fornendo tutto l’apporto possibile per instaurare nelle giocatrici un clima di serenità e collaborazione.

Il secondo, classe 1963, Mestrino d’origine ma a Marcon da 20 anni, avrà il compito di preparare i portieri del Vicenza grazie alla propria pluriennale esperienza nel mondo femminile, in base al proprio motto “il portiere è il primo attaccante e il primo difensore”.

“E’ la prima volta che lavoro in abbinata con un altro mister, oltre al preparatore dei portieri” ha commentato De Bortoli “sono convinto che nel femminile non basta più un solo allenatore e se devi lavorare per far crescere le giocatrici c’è bisogno di persone abilitate, come Giancarlo e Miralda. In questo modo potremo fare un allenamento più mirato e concentrato, che ci permetterà di guadagnare tempo e ottenere di più”.

Conosciamoli da vicino.

Miralda Baseggio: ha iniziato la sua carriera nel Trevignano come difensore centrale, per passare al Crespano. Nel 2010 è arrivata la proposta di allenare l’Altivolese Maser e nel 2013 ha accettato di essere l’aiuto mister del Sant’Anna. “A un ritiro tecnico a Coverciano su un aggiornamento sul calcio femminile” racconta “ho conosciuto personalmente Alessandro De Bortoli e da lì è nata l’idea di affiancarlo nella conduzione della prima squadra del Vicenza. Sono onorata della proposta di Alessandro: da un allenatore di esperienza come lui c’è solo da imparare. Spero di instaurare una buona collaborazione anche perché il Vicenza è una società con una importante memoria storica che ha voglia di tornare ai livelli di un tempo”.

Giancarlo Nascimben: ha sempre giocato tra i pali, dai 12 ai 30 anni. Dieci anni fa, per una scommessa, inizia ad allenare i portieri del Mestre femminile, per poi passare al Vicenza, al Venezia e al Vittorio Veneto. Ha portato ben quattro “numeri uno” in Nazionale: Sara Penzo, Alessia Rizzo, Tatiana Manente e Gloria Cazzaro. “Il gioco in campo deve iniziare e finire con il portiere, che è una sorta di aiuto allenatore in campo” sostiene “deve sistemare la difesa, chiamare i compagni, leggere in anticipo le diverse situazioni di gioco. Le donne nel calcio sono migliori degli uomini per quanto riguarda l’apprendimento e la voglia di fare e imparare. Spero di dare il mio contributo al Vicenza per far crescere e divertire le ragazze e per far arrivare la società al livello che si merita”.

 

 

 

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