Qual è stata la prima cosa a cui hai pensato appena ti hanno dato la notizia?
A dire il vero non mi ricordo cosa ho pensato perché ero così emozionata… In testa avevo mille pensieri…
A quanti anni hai iniziato a giocare a calcio?
A 10 anni. Questo è il sesto anno calcistico: ho iniziato nel 2009 nel Vicenza Calcio Femminile.
Come mai proprio a calcio?
Abito davanti ad un campo da calcio e da piccola, ogni volta che c’era una partita, mi piaceva affacciarmi alla finestra e guardare i giocatori. Da li è nato il mio amore per questo sport. Ho sempre chiesto ai miei genitori di iscrivermi in una squadra ma poi all’ultimo mi tiravo sempre indietro. Alla fine mi sono decisa a provare e mi è piaciuto moltissimo: infatti ancora oggi ci gioco.
Qual è il tuo ruolo?
All’inizio giocavo come attaccante, anche se come ruolo non è proprio adatto a me; poi, quando sono migliorata, mi hanno messa a giocare come terzino destro e lì sono rimasta per qualche anno. Alla fine ho trovato il mio “posto” ovvero il difensore centrale, il ruolo perfetto per me: ha tirato fuori chi sono veramente, e la mia propensione a proteggere a tutti i costi la porta mi ha aiutata a crescere anche come persona.
Che scuola frequenti?
ITIS Rossi a Vicenza, con Indirizzo Informatico.
Come vedi il tuo futuro?
Sicuramente il calcio farà parte della mia vita anche da grande; poi, se andrà bene nel mondo calcistico, continuerò su quella strada; sennò mi piacerebbe lavorare con i computer. E comunque non si sa mai nella vita cosa può succedere…
Cos’è per te il calcio?
Per me il calcio è vita, è la mia vita, una parte importante di me. Amo il calcio: è una passione che non passerà mai.
Abbiamo chiesto a Pedro Dal Bello, mister della squadra in cui milita Lisa, la Primavera, cosa ne pensa della convocazione della sua giovane giocatrice: “Ho sempre considerato Lisa un’ottima giocatrice. In un ruolo come difensore centrale è stata sempre una sicurezza per la squadra. Ha ottime doti fisiche e tecnicamente ampi margini di miglioramento ma soprattutto è una che non molla mai con una grande determinazione in campo; non parla molto, non si lamenta mai, ma dimostra sempre con i fatti. La convocazione in nazionale é pienamente meritata”.
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