In comune con Roberto Baggio, oltre al cognome, ha la grande passione per il calcio. Ma la sua area è quella di rigore, visto che allena i portieri del Vicenza Calcio Femminile. Per lui “Portieri si nasce; è qualcosa che hai dentro, che sta nella tua natura. Altrimenti è difficile costruire cose importanti”.
Nome e cognome:
Mario Baggio
Età:
Sono nato il 10.1.1954
Professione:
Pensionato.
Status civile:
Coniugato.
Figli?
Due, Manuel di 22 anni e Crystal di 24.
Sport praticato?
Fin da bambino calcio, nel ruolo di portiere.
Sport preferito?
Naturalmente il calcio.
Da dove vieni?
Ho iniziato quasi 20 anni fa nel Dueville maschile come preparatore di portieri. E poi nel Thiene e nell’Arzignano quando erano in eccellenza, nel Dueville in prima categoria, e nel settore giovanile a Malo, Cavazzale, Olmo-Creazzo. Per un periodo sono stato anche nel Real Vicenza.
Da quanti anni sei il Preparatore dei portieri del Vicenza Calcio Femminile?
Due.
Cosa ti ha fatto avvicinare al calcio femminile?
Una serie di circostanze casuali. Non avevo mai avuto esperienze con portieri donne se non alcune lezioni private a una ragazza su richiesta dei genitori. Così mi soon detto, perché non provare dopo 20 anni di allenamento di uomini? E ho accettato l’incarico.
Quali doti deve avere un portiere per “conquistarti”…?
Sicuramente la sintonia con l’allenatore, in modo da mettere in pratica gli insegnamenti trasmessi. E poi penso che portieri si nasce; è qualcosa che hai dentro, che sta nella tua natura. Altrimenti è difficile costruire cose importanti.
Che ruolo ha il portiere?
Fondamentale. Si dice che se la squadra vince il merito è di chi segna; se perde, la colpa è del portiere. Non sempre è così. Però il portiere ha un ruolo fondamentale: se è bravo, ne traggono vantaggio tutti i compagni.
Come inizia l’allenamento?
Nel modo tradizionale: riscaldamento, movimento di braccia e gambe, tecnica di costruzione della parata all’interno della porta. Poi ogni allenatore trasmette il suo bagaglio di esperienza, dando il meglio di quello che ha imparato.
Allenamento fisico, tecnico e mentale: in quale percentuale ognuno?
È importante la preparazione fisica: se non ce l’hai, non vai da nessuna parte. Ovvio, poi, che bisogna lavorare molto anche sulla preparazione mentale che porta a compiere i movimenti giusti.
Qual è il segreto dei portieri che alleni?
È importante la costruzione della parata, il saper mettersi nella posizione giusta al momento giusto, senza lasciarsi cogliere impreparati dall’avversario.
Che differenze hai trovato tra portieri maschi e femmine?
Per quanto riguarda la forza, per caratteristiche fisiche, le donne sono un po’ penalizzate: sono meno potenti negli slanci e sulle palle alte. Però sono più coordinate e armoniche nei movimenti.
I tuoi più grandi successi nel Vicenza Calcio Femminile?
Essere riuscito in soli sei mesi a far andare un portiere, Ilaria Toniolo, nella nazionale under 17 e un’altra, Anna Dalla Via, in Rappresentativa Regionale Veneta. Anche il settore giovanile mi sta dando soddisfazione con Desirè Lazzari che promette bene.
Il tuo portiere preferito?
Morgan de Sanctis, che attualmente gioca per la Roma. Costruisce le parate proprio come piace a me, con un buonissimo movimento di gambe.
Qual è il gol più bello da parare nella vita di un portiere?
Un rigore al 90^ che salva il risultato della tua squadra.
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